DESIDERO CONDURVI AL PADRE

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martedì 1 dicembre 2015

SIRIA: IL NOSTRO AIUTO CONTA

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Suor Maria Nazareth racconta come si vive ad Aleppo mentre è in corso l’offensiva di Al Nusra e dell’opposizione armata
Dall'inizio del 2015 una nuova terribile ondata di violenza si è scagliata su Aleppo, la città del nord della Siria che più di tutti sta pagando lo scotto della guerra. Una guerra che va avanti dal 2011 e che sembra destinata a non finire più. L'esodo degli abitanti di Aleppo, sia cristiani sia musulmani, è cominciato dopo la conquista nel 2012 da parte dei ribelli di metà dell'ex capitale economica del Paese. Nella città che contava due milioni e mezzo di abitanti due anni fa, oggi ne restano solo un milione. Per quanto riguarda i cristiani, che erano 300 mila prima della guerra, più della metà ha scelto di andarsene, spinta dalla paura delle violenze dei miliziani dell'Isis.
Non tutti però hanno scelto la via della fuga. A costo del martirio.
 Gli attacchi delle fazioni ribelli si susseguono, così come gli scontri con le truppe lealiste. I bombardamenti e gli attentati nei diversi quartieri della città continuano a mietere migliaia di vittime tra i civili. “Ci sono morti praticamente ogni giorno: purtroppo è diventata una cosa normale e per questo non fa più notizia” racconta suor Maria Nazareth, missionaria argentina della Famiglia Religiosa del Verbo Incarnato. I quartieri abitati dai cristiani, racconta la religiosa, sono quelli dove si sono concentrati maggiormente gli attacchi. Decine di chiese sono state danneggiate, sequestri e uccisioni sono all’ordine del giorno e i cristiani di Aleppo sono ormai il bersaglio privilegiato dei gruppi islamici radicali. “Far conoscere il dramma che sta vivendo la comunità cristiana di Aleppo è fondamentale per noi, perché loro sono la parte più colpita in questo conflitto, specialmente i giovani. (...)  “I siriani si sentono abbandonati dalla comunità internazionale” continua suor Maria Nazareth, “quello che vorremmo è una maggiore imparzialità e un aiuto concreto: che consiste anche nel non fornire armi ai gruppi ribelli, come pure ha sottolineato Papa Francesco. Per questo chiediamo a tutti gli attori coinvolti un compromesso serio e sincero per una pace vera e autentica”.

Video:

La testimonianza di suor Maria Nazaret, missionaria ad Aleppo

La testimonianza di un sacerdote siriano

Per aiutare i nostri fratelli:        SOS CRISTIANI IN SIRIA

Non smettiamo di pregare per il dono della pace e per il dono della perseveranza nella fede dei nostri fratelli cristiani perseguitati. Essi ci chiedono di pregare per loro.

1 commento:

  1. Sono sconvolto da quanto leggo ora e come cattolico mi vergogno profondamente di non aver fatto ancora nulla per i cristiani, carne da macello in Siria e in sempre più Stati del mondo.

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