DESIDERO CONDURVI AL PADRE

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martedì 22 luglio 2014

MESSAGGIO DI DIO PADRE A MARGHERITA - 7 LUGLIO 2014

Per questa Supplica al Padre farò grandi grazie di protezione
 
Dio Padre: 07 luglio 2014 – ore 10.00 – lunedì
Vieni, figlia, ascolta il Mio dire. Amen.
Nell’universo miriadi di angeli si stanno preparando alla battaglia finale.
Voi che siete immersi nella preghiera fatta nella Divina Volontà,   abbiate l’accortezza di pronunciare queste medesime parole, che vi invito ad offrirle ogni giorno
come un ufficio giornaliero, abbinatele a qualsiasi orario ma sia una costante preghiera.


<< La mia anima è triste Signore
e in ogni dove esiste il peccato, esiste l’egoismo e l’orgoglio
che fa da padrone nella creatura.

Ora, a Te caro Padre, vengo ad implorare la Misericordia Divina,
che possa supplire ad ogni inganno di usurpazione(A)
nel Canone di Diritto Canonico,(1)
e nella Divina Volontà chiedo protezione e aiuto,
chiedo che ogni sofferenza offerta dal nostro caro Gesù
sia ora offerta anche da noi misere creature,
perché la Sua sofferenza non sia stata invano
al fine della salvezza delle anime.

Oh anima mia,
fermamente mi abbandono alla Volontà di Dio,
implorando per me e per i miei cari
fedeltà e coerenza ai dieci Comandamenti
e che da essi non ne esca mai più.
Sii Tu mio Signore Gesù, il Giudice della Misericordia Divina,
liberatore delle anime del Purgatorio, liberatore dai vincoli terreni
e mettici sotto il potente manto di Maria Santissima,
lì saremo al sicuro rifugio per ogni anima.

Oh! Padre Santo,
intervieni nel parziale giudizio terreno,
senza affondare troppo la Nave di Pietro:
rendila forte, potente e vittoriosa,
facendola ritornare agli antichi splendori.

Te lo chiediamo con fiducia, sapendo che ciò che prometti, Tu sempre mantieni. Amen >>.
 
Per questa Supplica al Padre, anima cara, farò grandi grazie di protezione
e per ogni singola persona che con fede la reciterà ogni giorno,

salverò la sua famiglia, anche se le tribolazioni non mancheranno, perché ogni uno dovrà rendersi conto delle proprie scelte e delle mancanze verso la Legge di Dio. Amen.

Credi Margherita, che questa preghiera girerà il mondo, perché con Me che sono il Padre,   nella Volontà Divina c’è l’approvazione Trinitaria. Amen.
Ti benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Grazie al Cielo tutto. Dio sia benedetto ora e sempre.

Amen, così sia, figlia mia, così sia! “


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(1) “Canone di Diritto Canonico”. Nella Chiesa viene chiamato comunemente “Codice di Diritto Canonico”. Dio Padre lo chiama “Canone di Diritto Canonico” .   Vuole affermare che è una regola fondamentale, con principi non mutevoli, fissi, come lo è il Canone della S. Messa.
E’ il “principale documento legislativo della Chiesa” , dove sono contenute tutte le leggi, le norme e i precetti  fondamentali che regolano la vita della chiesa. Il Papa Giovanni Paolo II che lo ha promulgato,   lo ha chiamato “Lo strumento indispensabile per assicurare il debito ordine sia nella vita individuale e sociale, sia nell’attività stessa della Chiesa”.
Nella Costituzione Apostolica di promulgazione  di Giovanni Paolo II (25 gennaio 1983),  così ne parla.
“Il nuovo Codice di diritto canonico vede la luce in un tempo in cui i vescovi di tutta la chiesa non solo chiedono la sua promulgazione, ma la sollecitano con insistenza e quasi con impazienza.
E in realtà il Codice di diritto canonico è estremamente necessario alla chiesa. Poiché, infatti, è costituita come una compagine sociale e visibile, essa ha bisogno di norme:
sia perché la sua struttura gerarchica ed organica sia visibile;
sia perché l'esercizio delle funzioni a lei divinamente affidate, specialmente quella della sacra potestà e dell'amministrazione dei sacramenti, possa essere adeguatamente organizzato;
sia perché le scambievoli relazioni dei fedeli possano essere regolate secondo giustizia, basata sulla carità, garantiti e ben definiti i diritti dei singoli;
sia, finalmente, perché le iniziative comuni, intraprese per una vita cristiana sempre più perfetta, attraverso le leggi canoniche vengano sostenute, rafforzate e promosse.
Finalmente, le leggi canoniche, per loro stessa natura, esigono l'osservanza.

È stata usata, quindi, la massima diligenza, perché nella lunga preparazione del codice l'espressione delle norme fosse accurata, e perché esse risultassero basate su un solido fondamento giuridico, canonico e teologico.


(A) Dalla Supplica del Padre:Ora, a Te caro Padre, vengo ad implorare la Misericordia Divina, che possa supplire ad ogni inganno di usurpazione nel Canone di Diritto Canonico”.
Per capire bene il significato di queste parole del Padre, ci vengono in aiuto alcuni messaggi del Cielo: di S. Giuseppe e di Gesù.  


S. Giuseppe (P*2.05.2003): “La virtù che vi chiedo e che vi dono: è la virtù della saggezza. L’uomo saggio non parla invano, non dice menzogna, non dice calunnia, non mormora, ma deve rispondere con sapienza, con lealtà, con giustizia, la giustizia di Dio in base alla Sua legge.
Comportatevi bene, siate fedeli, lodate il Signore fino alla fine. Sostenetevi con la preghiera, aiutatevi l’un l’altro e difendete la vostra anima.
Non lasciatevi convincere da ciò che vi diranno, da ciò che trasformeranno. Vogliono cambiare le leggi, quelle sono e quelle rimangono.
Dio interverrà, interverrà in maniera forte, decisiva, necessaria. Deve redimere questo mondo che sta andando alla perdizione, alla distruzione di sé stesso. Sì, vi sorreggo, vi sarò accanto, vi aiuterò, il mio compito è proteggere”.


Gesù (P*1.08.20013):Negli anni molte sono state le rivelazioni fatte ai miei fedeli strumenti d’amore per far sì che i fedeli tutti, fossero avvisati sui tempi che state vivendo. Molti sono coloro che seguono le profezie donate attraverso i secoli, ora però è il momento in cui molte di loro si stanno realizzando, e come ogni giusta profezia la si riconosce tale quando il fatto predetto si avvera. Giustamente è così per voi razionali, ma per chi ha la mente elevata all’ascolto delle parole profetiche, sta in attesa non  in modo di inerzia ma ritenendo che (c’è) la possibilità della realizzazione della profezia, si prepara ed è così che l’impatto con una realtà profetizzata e adempiuta non lo terrorizza più di tanto, questo perché da tempo si è preparato nell’attesa.Ora, figli miei cari, scoprirete tante realtà della chiesa nascosta e a voi verranno palesi.
Sfrutteranno l’incredulità dei poveri sciocchi per portare a termine il loro sporco gioco e crederanno di avere la vittoria in pugno.
Ma Dio sa, Dio vede e rimane in attesa della loro mossa per intervenire con forza a bloccare il male che oltraggia la fede e i fedeli credenti in Dio Padre Onnipotente.

Fedeli cari, non lasciatevi condurre al macello, ma cercate il Pastore delle pecore, quello che manda a voi il profumo di santità, il profumo di riverenza autentica, di adorazione a Dio umanato e salito sulla Croce. D’oro dev’essere (la croce), perché è la regalità che spetta a Colui che vi ha redenti.
Ricordatevi di un messaggio che vi diedi riguardo all’umiltà, all’obbedienza.
Ora è il tempo di stare attenti a coloro che agiscono per la parola “obbedienza”.  Perché, vedete figli cari, la parola di obbedienza spetta verso i 10 Comandamenti, spetta verso l’insegnamento che Cristo vi donò con il Suo quotidiano esempio di vita vissuta tra voi sulla terra.
(A proposito della parola “obbedienza”, vedi il messaggio del 19.12.2002 QUI, in fondo alla pagina ).


Ecco, figlia cara, questa è la parola che vi do oggi, perché presto vedrete fare riti strani al Sacro altare.

Prestate attenzione e non cadete nell’errore di allontanarvi da Me.
Sono Gesù il Cristo, Colui che presto aprirà i sepolcri imbiancati e porrà la verità davanti ad ogni uno di voi. 

 
Gesù  (P*14.10.2013): “Vieni, figlia, ascoltami bene! Io sono il Re dell’Universo e tutto mi appartiene, ma dagli uomini sono rifiutato e proprio non ne vogliono sapere.
Ora sembrano in tanti pronti a riprendere la loro coscienza tra le mani e seguire gli insegnamenti della Chiesa, però tra loro ci sono i superbi che indirizzano sulla via che li mantiene lontani da Me.
Io sono il Re, ti dissi, e il Re è degno di avere i suoi sudditi obbedienti alla Regola che il loro Re mette, perché ci sia ordine nel Regno. Ora, mia cara, a quale regno aspirano coloro che insegnano: sono dalla Mia parte o sono all’opposto? State in guardia e ponderate le parole sibilline che nascondono altre verità!”


http://www.margheritadigesu.it/pagine/mesi2014/luglio2014.html

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