L'11 maggio 1968 la Madonna appare su una rupe a Cosimo Fragomeni, umile pastore di 18 anni: è la prima di una serie di manifestazioni e di miracoli che nel corso degli anni hanno condotto migliaia di fedeli al Santuario della Madonna dello Scoglio, a Placanica, in provincia di Reggio Calabria
PRIMA APPARIZIONE
Il giorno 11 Maggio dell'anno 1968, poco prima dell'imbrunire, stavo rientrando a casa dal lavoro dei campi e portavo sulla spalla un fascio d'erba per gli animali. Mentre passavo, proprio dirimpetto allo Scoglio, mi sono visto improvvisamente abbagliato da una grande luce. Mi sono fermato, ho alzato la testa per vedere cosa era successo, ma non ho visto nulla. Appena mi sono rimesso a camminare, come se qualcuno mi dicesse di guardare verso lo Scoglio, guardai e mi sono visto davanti agli occhi, proprio sulla sommità dello Scoglio, una dolce figura di una giovane donna, di carnagione scura, sui 18 anni di età, con i capelli lunghi di colore castano scuro. Era scalza, con le mani giunte, tutt'attorno circonfusa da un alone di fulgidíssima luce e dietro le spalle si vedeva come un sole luminoso, dai lunghi raggi dorati. Indossava un vestito bianco come la neve, una cintura e un manto azzurro, un velo bianco trasparente in testa, cosparso di stelle e al polso un luccicante rosario di perle. In quel momento ho sentito come un brivido attraversare il mio corpo, fui preso da un forte senso di paura e stavo per scappare. Ho pensato infatti si trattasse di qualche spirito, anche se dall'aspetto sembrava la Madonna. La giovane donna, dall'alto dello Scoglio, fece un inchino con la testa, distolse le mani e mi fece cenno di non scappare, dicendomi con voce amabile e scandendo le parole piano piano: "Non avere paura, vengo dal Paradiso, io sono la Vergine Immacolata, la madre del Figlio di Dio. Sono venuta a chiederti di costruire qui una cappella in mio onore. Io ho scelto questo luogo, qui voglio stabilire la mia dimora e desidero che da ogni paese si venga qui a pregare". Appena terminò di parlare, congiunse di nuovo le mani, fece un inchino con la testa, alzò gli occhi al cielo, si staccò dallo Scoglio e subito scomparve nell'aria. Subito dopo mi sono sentito come sconvolto, profondamente turbato, assalito dal dubbio se era veramente la Madonna oppure no. Sono rimasto ancora un attimo ai piedi della grande siepe presso lo Scoglio e poi rientrai subito a casa. Arrivato a casa, ho preso immediatamente carta e penna e ho messo per iscritto, per non dimenticare, le parole che avevo appena udito dalla giovane donna.
SECONDA APPARIZIONE
La mattina del 12 Maggio del 1968, appena mi sono alzato, andai allo Scoglio, pregai un po', ma non vidi nulla.
A tarda sera, quando stava quasi facendosi buio, mi sono sentito come spinto da un forte impulso interiore di ritornare allo Scoglio.
Lo Scoglio brillava come se fosse in pieno giorno. Dall'alto scendeva un faro di luce, proiettando i suoi raggi sullo Scoglio e, in quella meravigliosa luce, di colpo apparve la giovane donna.
Appena l'ho vista è stato come se mi venissero meno le gambe: sono caduto in ginocchio e, con voce tremante, le dissi: "Se siete la Madonna, aiutatemi". Essa, inchinando il capo, mi rispose: "Ti aiuterò, ma non ti mancheranno tribolazioni e sofferenze. Non ti scoraggiare, io sarò con te e ti sosterrò con la mia mano. Il Signore vuole farti strumento del Suo amore, per la salvezza delle anime".
Detto questo, mi sorrise, guardò il cielo, chinò il capo e scomparve in un istante.
Quella sera non ebbi paura; una grande gioia e pace invase il mio cuore; ritornai a casa contento e presi subito a scrivere le parole che la Santa Vergine mi aveva detto.
TERZA APPARIZIONE
Il giorno 13 Maggio 1968, durante la giornata, più volte andai allo Scoglio a pregare e, mentre pregavo ai piedi dello Scoglio, avvertivo un intenso profumo di fiori.
Giunta la sera, sempre più o meno allo stesso orario della sera precedente, ho avvertito come una forza misteriosa che mi attirava di andare di nuovo allo Scoglio.
Sono andato, mi sono messo in ginocchio e ho incominciato a recitare l'Ave Maria, guardando in cima allo Scoglio; ad un tratto ho visto come se il cielo si aprisse. Un fascio di luce scese sullo Scoglio e, in quel fascio di luce, apparve la Santa Vergine.
Io Le chiesi: "Vergine Santa, ditemi cosa volete che io faccia per Voi". Essa, inchinando leggermente il capo, mi disse: "Ti chiedo il favore di trasformare questa valle. Qui desidero un grande centro di spiritualità, dove le anime troveranno pace e ristoro. In questo luogo, Dio vuole aprire una finestra verso il cielo. Qui, per la mia mediazione, vuole manifestare la Sua misericordia".
Finito di dire queste parole, la Santa Vergine rimase per un breve momento in silenzio e poi, sorridendomi dolcemente, scomparve subito.
Dopo mi sono alzato in fretta e andai a casa per mettere a nota quanto mi era stato comunicato dalla Santa Vergine.
QUARTA APPARIZIONE
Il giorno 14 Maggio 1968, come il giorno prima, nell'arco della giornata mi recai allo Scoglio a pregare. Avvertivo ancora una volta il solito profumo di fiori.
La sera, dopo un bel po' che si era fatto buio, di nuovo ho sentito dentro di me come un richiamo di ritornare allo Scoglio.
Come arrivato, mi sono messo in ginocchio e incominciai a pregare. Dal cielo ho visto venire giù il fascio di luce e, nello stesso momento, sullo Scoglio apparve, in mezzo a tanto splendore, la Santa Vergine.
Fece il solito inchino con la testa e poi incominciò a parlare, dicendomi con voce accorata: "Se gli uomini si convertiranno, si pentiranno dei loro peccati, si confesseranno, si avvicineranno a Dio e lo ameranno con tutto il cuore, Dio si avvicinerà a loro e li accoglierà nella Sua casa".
La Madonna, nel pronunciare queste parole, divenne triste nel volto, rimase qualche minuto in silenzio e poi prese dal braccio la luccicante corona del Rosario. Allungando la mano nella mia direzione, mi disse: "Ecco il mio Rosario, esso sia la tua preghiera quotidiana, offrilo al mio Cuore Immacolato per la conversione del mondo, il trionfo del Regno di Dio, la pace delle nazioni e la salvezza dell'umanità".
Dette queste parole, ricongiunse lentamente le mani, rimase un po' come assorta in preghiera, poi abbassò il capo, mi sorrise con tanta dolcezza e, subito dopo, disparve, lasciando un delizioso profumo.
Quasi di corsa sono tornato a casa, ho preso la penna e ho scritto anche questa volta tutto ciò che la Madonna mi aveva riferito.
IL DIPINTO PER LA CAPPELLA
Non essendo riuscito a trovare un pittore professionista, mi è stata indicata una persona di Caulonia, un certo Ilario Tarsitani, che per hobby si dedicava anche alla pittura. A ppena l'ho contattato, egli si è subito reso disponibile e ha cominciato ad eseguire l'immagine secondo le mie indicazioni.
Saltuariamente mi recavo a casa sua per seguire il lavoro, ma il pittore, mentre dipingeva, arrivato vicino al collo, gli si bloccava la mano. Non riuscendo ad andare avanti, decise di prendere un'altra tela e ricominciare daccapo.
Anche con la seconda immagine, quando arrivò vicino al collo, si verificò lo stesso fatto, per cui decise di abbandonare anche quella e ricominciare su un'altra tela.
Con la terza immagine, il pittore, quando arrivò vicino al collo, si bloccò nuovamente e, quando sono tornato a casa sua, mi accompagnò nel laboratorio, mi disse scoraggiato:
"Ditemi voi cosa devo fare, poiché neanche questa volta riesco a completarla".
Io, non sapendo cosa rispondere, gli dissi: "Non vi preoccupate, che la Madonna ci penserà" e me ne sono andato, dicendogli che sarei ritornato il giorno dopo.
La sera successiva, arrivato a casa sua, egli è venuto ad aprirmi e, con le lacrime agli occhi, mi prese dal braccio e mi condusse verso il laboratorio, dicendomi: "Venite a vedere cosa è successo".
Siamo arrivati davanti all'immagine e, con grande stupore, ho visto che era stata completata anche sul viso e gli ho detto: "L'avete già completata?".
Egli, pieno di commozione, mi rispose: "Io non ho fatto niente, si è fatta da sola durante la notte. Oggi ero venuto di buon mattino per finire il lavoro e, con grande sorpresa, ho visto l'immagine già completa". Ha aggiunto: "Ora devo solo dipingere i piedi e fare qualche altro ritocco".
Ma io gli risposi: "Non mettete più mano, lasciatela così com'è".
Il giorno dopo mi sono recato da lui con un amico per prendere l'immagine e l'abbiamo trasportata a casa mia con un motocarro e, dopo qualche giorno, l'abbiamo sistemata nella cappella.
Dopo che è stata messa a posto, mi sono accorto che, spostandomi da una parte all'altra della cappella, gli occhi della Madonna mi seguivano, come se si trattasse di una persona vivente, e questo fatto viene continuamente constatato anche da numerosi pellegrini.
ATTO DI CONSACRAZIONE ALLA MADONNA DELLO SCOGLIO
O purissima Vergine Immacolata, Madre di Gesù e Madre nostra, fonte inesauribile di misericordia, unico rifugio dei poveri peccatori, io, indegno Tuo figlio ,a Te mi rivolgo per consacrarTi la mia vita; depongo nelle Tue mani e nel Tuo Cuore tutto l’essere mio; Tu salvami da ogni pericolo dell’anima e del corpo ed aiutami ad osservare le promesse del santo Battesimo affinché io viva da buon cristiano secondo l’evangelico comando del Tuo Figliuolo Gesù.
A Te perciò oggi rinnovo la mia rinunzia a satana e ad ogni sua opera e mi consacro totalmente al Tuo materno e immacolato Cuore.
O Vergine dolcissima, da oggi io Ti appartengo, sono interamente Tuo, disponi dei miei giorni secondo la Tua santa volontà, usami come Tuo servo, come Tuo strumento, come Tua cosa, per dare maggiore gloria a Te ed al Tuo Gesù.
Fà ch’io sia sempre fedele alla Chiesa ed ai suoi ministri, infiamma il mio tiepido cuore col santo fervore della Tua Carità, infondi in esso un ardente amore verso Gesù sacramentato e donami di essere costante nella salutare pratica del Tuo Rosario affinchè io Ti ami ogni giorno di più e mi prodighi con gioia a farTi conoscere ed amare da chi ancora non Ti conosce e non Ti ama.
Accetta o Madre Santissima questa mia consacrazione e fà che essa si trasformi in un atto quotidiano di perfetto amore per la conversione dei peccatori, per tutti i bisogni della Santa Chiesa ed in riparazione delle offese che ricevono il Cuore Tuo Immacolato e quello Sacratissimo del Tuo Gesù.
Così sia.
A Te perciò oggi rinnovo la mia rinunzia a satana e ad ogni sua opera e mi consacro totalmente al Tuo materno e immacolato Cuore.
O Vergine dolcissima, da oggi io Ti appartengo, sono interamente Tuo, disponi dei miei giorni secondo la Tua santa volontà, usami come Tuo servo, come Tuo strumento, come Tua cosa, per dare maggiore gloria a Te ed al Tuo Gesù.
Fà ch’io sia sempre fedele alla Chiesa ed ai suoi ministri, infiamma il mio tiepido cuore col santo fervore della Tua Carità, infondi in esso un ardente amore verso Gesù sacramentato e donami di essere costante nella salutare pratica del Tuo Rosario affinchè io Ti ami ogni giorno di più e mi prodighi con gioia a farTi conoscere ed amare da chi ancora non Ti conosce e non Ti ama.
Accetta o Madre Santissima questa mia consacrazione e fà che essa si trasformi in un atto quotidiano di perfetto amore per la conversione dei peccatori, per tutti i bisogni della Santa Chiesa ed in riparazione delle offese che ricevono il Cuore Tuo Immacolato e quello Sacratissimo del Tuo Gesù.
Così sia.
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