Sono un sacerdote cattolico e ho trascorso settimane con una grande angoscia interiore.
Se parlo, molti si buleranno di me, forse principlamente i miei stessi fratelli nel sacerdozio.
Se taccio la mia coscienza mi grida: codardo! e la Parola di Dio mi rimorde: "Quando io dirò all’empio: "Certo morrai", se tu non l’avverti, e non parli per avvertire quell’empio di abbandonar la sua via malvagia, e salvargli così la vita, quell’empio morrà per la sua iniquità; ma io domanderò conto del suo sangue alla tua mano. (Ezechiele 3,18).
Per questo parlerò, è meglio essere a posto con Dio, che temere gli uomini.
I testi citati sono stati pubblicati con licenza ecclesiastica, imprimatur, dicendo che "non si è riscontrato in essi niente che vada contro la FEDE e la Morale della Santa Chiesa Cattolica." Per una serie di circostanze, ebbi accesso a documenti sconosciuti nel nostro ambiente, profezie delle epoche più diverse, di paesi e lingue molto distanti tra loro.
La cosa strana ed inspiegabile è l'unanimità e l'insistenza con la quale si sono ricevuti AVVERTIMENTI dal Cielo, che tra poco tempo tre quarti dell'umanità periranno, in TRE GIORNI di intense tenebre.
L'idea mi sembrava assurda e incompatibile con la bontà e la misericordia Divina.
Ma leggendo, rileggendo, riflettendo e meditando, mi sono convinto che non è possibile che così tante persone importanti agli occhi di Dio (autentici stigmatizzati, santi canonizzati, mistici, e tante apparizioni mariane approvate dalla chiesa) si sbagliassero in modo così unanime.
Io credo questo:
Dio castigherà molto presto il mondo in un modo tanto terribile, come non è successo dal tempo del diluvio, nè mai pù succederà. E se così è, ho il dovere di AVVISARE i miei fratelli, gridare loro questa terribile realtà.
Ritengo, come San Paolo, che "il giusto vive di fede" e come San Tommaso ho bisogno di "toccare" prima di credere. Ma, proprio per aver studiato la Bibbia, so che Gesù promise: "Quando però verrà lo Spirito di verità, Egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future." (Giovanni 16:13).
E il profeta Amos: "Avviene forse nella città una sventura, che non sia causata dal Signore?" e risponde: "NO, In verità, il Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori, i profeti." (Amos 3:6-7)
Toccando il tema delle profezie, molti corrugheranno la fronte, magari già stanchi dell'uso e dell'abuso che alcuni fratelli separati hanno fatto delle profezie bibliche, gridando costantemente: "Cristo sta arrivando" e "la fine del mondo è già alle porte!!!"...
Non si tratta della Fine del mondo, mi limito a riportare le profezie come sono state scritte.
Abbiamo selezionato le fonti maggiormente degne di fede, preferendo testi che vennero pubblicati con "imprimatur".
Credere o non credere? Dio raramente, in realtà mai, rivela la totalità dei suoi piani. Già lo constatò San Paolo: La nostra scienza è parziale e parziale è la nostra profezia" (Corinzi, 13,9).
Ma anche: "Non spegnete lo Spirito; non disprezzate le profezie; ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene," (Tessalonicesi 5;19-21)
E San Pietro Canisio: "C'è meno pericolo nel credere e accogliere ciò che, con qualche probabilità, ci riferiscono persone di fede e che serve all’edificazione del nostro prossimo, che rifiutare tutto con spirito temerario e di disprezzo". Come purtroppo molti (e non pochi sacerdoti), fanno.
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