La cappella
Durante la predicazione mariana del maggio dell'anno di guerra 1944 il parroco d. Humpf aveva lanciato l'idea, vedendo che la catastrofe si stava avvicinando, di fare un voto alla Madonna: se Ella proteggerà la parrocchia di Pfaffenhofen, allora in ringraziamento si edificherà una cappella in Suo onore. Il pericolo era grande per Pfaffenhofen, poichè ogni giorno la zona veniva sorvolata dagli aerei nemici, e nessuno era ormai più al sicuro. Alcuni mesi prima Ulm era stata bombardata dagli aerei. Vicino a Pfaffenhofen c'erano importanti obbiettivi militari. Un'importante strada strategica di ritirata per le truppe tedesche passava per Pfaffenhofen. Quasi ogni settimana sostavano automezzi militari sulla piazza e attorno alla Chiesa. C'era da aspettarsi il peggio. Chi avrebbe potuto salvare il paese da questo pericolo? In questa situazione la comunità parrocchiale si rivolse a Colei che è l'Aiuto dei Cristiani", non solo con la preghiera, ma promettendoLe di edificare una Cappella, se Ella fosse venuta loro in aiuto.
Anche il Parroco Humpf aveva fatto questa proposta, anche perchè, fin dai primi anni del suo sacerdozio, aveva desiderato di avere un piccolo santuario mariano nella sua parrocchia. Così il grande spirito di fede, spinto dalla necessità, e il desiderio amoroso del parroco si incontrarono per fare la promessa alla Madonna.
La fiducia dei parrocchiani non fu delusa. La guerra finì senza disastri per Pfaffenhofen. Le bombe pesanti, che avrebbero dovuto esser lanciate su Pfaffenhofen, caddero nel bosco vicino, dove scavarono parecchi e profondi crateri. Sarebbe bastata una di queste bombe a distruggere il centro di Pfaffenhofen. Questa salvezza non era forse la risposta della Madonna al voto dei suoi figli? La risposta dei parrocchiani non poteva essere che questa: darsi da fare per mantenere la promessa fatta. Tutta la parrocchia era pronta a costruire la Cappella promessa in voto a Maria. Ma dove si doveva costruire? A sud-est di Pfaffenhofen sorgeva una collina coperta di alberi. Che ci sarebbe stato di più bello di una Chiesetta al margine del bosco? Si trattava di scegliere fra due posti: uno al margine a ovest dei bosco, e l'altro al margine opposto, ad est. A Pfaffenhofen c'era l'usanza che, la domenica in AIbis, i bambini della prima comunione facessero un'escursione, assieme al Parroco, ad una cappella di Lourdes. Quell'anno si volle celebrare una ora solenne di preghiera, in onore della Madonna, sui luogo dove sarebbe dovuta sorgere la cappella. Era quindi necessario abbellire un po' il luogo.
Anna, la sorella del parroco, preparò un'immagine della Madonna di Schónstatt per l'edicola. Ma lasciamo parlare di nuovo Anna Humpf, di ciò che accadde in quel 25 aprile: "Quando nel pomeriggio del 25 aprile uscimmo di casa alle tre per cercare il luogo adatto per la cappella e per dissodare il terreno, il parroco, Barbara di 22 anni ed io di 26, avevo preso con me l'immagine della Madonna di Schónstatt. Il parroco avrebbe voluto servirsene solo provvisoriamente per ornare l'oratorio, poiché voleva mettere poi nella cappella una statua della Madonna scolpita in legno. Ma questa si trovava dal restauratore, e per il 25 aprile non era ancora finita. Io stavo pensando: "Ciò che si è offerto una volta alla Madonna e Lei ha preso ed accettato come cosa Sua, lo deve anche tenere". Nessuno di noi pensava che succedesse o che potesse succedere qualcosa di nuovo o di straordinario. I due posti scelti per la cappella sembravano ugualmente adatti, per cui la scelta era difficile.
Mentre stavamo andando a vedere i due posti dove avrebbe potuto sorgere la cappella, il parroco ci raccontò la storia dell'origine della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma. Poi soggiunse: "Ora bisognerebbe sapere quale sarebbe il posto adatto per costruire la cappella. Un segno come quello di Roma ci faciliterebbe la scelta". Ma, mentre parlava in questo modo, egli pensava ad un segno dei tutto naturale, come, per esempio, ad un passante che arrivasse all'improvviso e scegliesse il posto adatto. Noi andammo quindi insieme al primo posto, recitando il Rosario. Appena arrivammo, ci mettemmo a dissodare il terreno attorno ad un giovane ciliegio. Noi volevamo appunto appendere all'albero il quadro che avevamo portato con noi.
Il parroco, Barbara ed io eravamo occupati in questo lavoro, e non pensavamo per nulla a qualcosa di straordinario, ma ci davamo molto da fare. Il parroco dissodava col piccone la grande sterpaglia, mentre noi due, tutte sudate, strappavamo con la zappa le ortiche e le altre erbacce. Era assolutamente assurdo che noi pensassimo ad un'apparizione. Tutto ciò che successe, arrivò come un fulmine a ciel sereno; fu una cosa inaspettata ed allo stesso tempo incomprensibile. Barbara stava lavorando a sinistra, a un metro da me. Improvvisamente alzò la testa, tendendo l'orecchio: -"Mi ha chiamato qualcuno".- Io non avevo sentito nulla. - "Eppure" -, essa corre un po' verso il bosco, si ferma, in modo che io la posso ancora vedere, e mi accorgo che parla e guarda come se qualcuno stesse davanti a lei. Io, in quel momento, non ci faccio caso, e continuo a lavorare. Essa ritorna dopo qualche minuto e mi dice raggiante di gioia e tutta eccitata: -"Hai visto la signora?" E' la signora che ho visto allora, e che mi ha insegnato il Rosario dell'Immacolata. Non l'ho mai potuta dimenticare. Vorrei proprio sapere chi è questa signora. Ma essa non me l'ha detto -". Io le risposi che non avevo proprio visto nulla, e che non avevo prestato alcuna attenzione. Continuammo a lavorare sodo per strappare almeno le erbacce attorno all'albero. Dopo circa mezz'ora, Barbara mi disse: "Adesso mi chiama di nuovo". Io dissi: "Chi?" - "Deve essere quella signora", disse Barbara. Essa fu chiamata ancora una terza volta. Io dissi: "Và e fermati, se ti chiama". - "No, non ci vado, perchè essa parla di cose che non capisco. Deve parlarmi in modo che si capisce. Io, per esempio, parlo chiaro". Io insistetti: "Se qualcuno ti ha chiamato, tu devi andare". Allora Barbara si allontanò di cinque o sei passi verso destra, fermandosi poi e parlando con una persona che noi non vedevamo. Mio fratello mi disse a mezzavoce, un po' seccato: "Ma che cos'ha?" Io prima non dissi nulla, poi scuotendo la testa, mi misi ad ascoltare ciò che Barbara stava dicendo: "Ma chi è Lei? Dove abita?". Poi scosse la testa, come se non capisse. “Io non capisco ciò che dice”. "E Lei come lo sa? Sì, accadde sei anni fa: era il lunedì di Pentecoste". Poi essa si mise di nuovo in ascolto e rispose: "Sì, accadde esattamente un anno fa, all'arrivo degli Americani". Stette ancora un momento in ascolto. Mio fratello mi domandò a voce bassa: "Ma che cos'ha Barbara?" Io gli dissi: "Lei vede qualcosa che noi non vediamo". Stavolta era distante circa quattro metri da noi, guardava e parlava. Poi si volse indietro, e disse in tono sicuro: "Ma stavolta anche voi l'avete vista!" Il parroco disse: "E chi?" - "Ma la signora! - disse Barbara - Stava lì in piedi. Dovete pure averla vista!" Noi scuotemmo la testa, dicendo: "Noi non abbiamo visto nulla". Barbara si inquietò, e disse: "Ma qui, in questo posto; è pur stata qui!" E ci fece vedere esattamente il posto. "Io non vedevo certo un fantasma! Essa ha detto qualcosa anche a voi". - "Che cosa?" - "La pace di Cristo sia con voi e con tutti coloro che qui pregano", disse Barbara.
Noi affermammo ancora una volta di non aver visto nè sentito nulla. -."Macchè! - disse - io sono sana di mente, io so benissimo ciò che ho visto!" Ed era molto irritata con noi. In quel momento arrivarono cinque o sei ragazze del gruppo che, finito il loro lavoro, volevano aiutarci a preparare bene il posto per la cappellina. Così fu soltanto il giorno seguente, dopo la S. Messa, che Barbara ci raccontò tutto in canonica.
La settimana seguente, nel nostro stretto cerchio di persona, riflettendo sul nome adatto da dare alla cappella, ne venne fuori la proposta di chiamarla "Marienfried", la "Pace di Maria". E questo nome fu scelto pensando al silenzio ed alla quiete di questo angolo di bosco, al bisogno di quell'ora, al desiderio ardente di una vera pace, ma soprattutto pensando alle parole piene di significato della signora: "La pace di Cristo sia con voi e con tutti coloro che qui pregano".
IL MESSAGGIO DI MARIENFRIED
L'apparizione del 25 aprile 1946
Quando il parroco Humpf chiese a Barbara ciò che la signora le aveva detto nel bosco, essa rispose: "Quando le chiesi chi fosse e dove abitasse Ella rispose: "Se non avessi il velo, tu mi riconosceresti!" Era la medesima signora che avevo incontrato il lunedì di Pentecoste del 1940, mentre stavo incamminandomi verso il bosco. Io non la conosco, ed Ella disse queste cose che io non capisco: - "Io sono il Segno del Dio vivente. Io imprimo il Segno sulla fronte dei miei figlioli. La Stella perseguiterà il mio Segno, ma il mio Segno vincerà la Stella.
Io stabilirò la pace là dove la fiducia è maggiore, e là dove si insegna agli uomini che Io posso tutto presso Dio. Poi, quando tutti gli uomini crederanno nella mia potenza, verrà la pace". Congedandosi, Ella disse: "La pace di Cristo sia con tutti voi e con tutti coloro che qui pregano". Allora il parroco fece questa riflessione: "Queste espressioni non possono essere che della Madonna".
Ma Barbara non era ancora capace di adattarsi a quest'idea.
L'apparizione del 25 maggio 1946
Il mattino del 25 maggio 1946, Barbara fu invitata dall'Angelo che le appariva spesso e che si era chiamato l'Angelo della Grande Mediatrice delle grazie, di recarsi quel giorno a Marienfried. Dopo la S. Messa, essa pregò Anna, la sorella del parroco, di accompagnarla. In mattinata però mandò ad Anna un biglietto, a mezzo della sua sorellina, in cui le comunicava che non sarebbe andata a Marienfried, poichè pensava che tutto fosse un'illusione. Il parroco invece era di parere contrario, e le consigliò di ubbidire all'Angelo, come aveva sempre fatto. Infine essa si lasciò a malincuore convincere di recarsi a Marienfried. Poco dopo le 5 pomeridiane, Anna e Barbara uscirono insieme, andarono alla cappelletta l'ornarono di fiori e si misero a pregare. Il padre di Barbara stava allora passando casualmente di là in automobile. Come proprietario di una segheria aveva molto da fare nel bosco. Barbara allora disse ad Anna: "Vieni, ritorniamo a casa in macchina", ma Anna non voleva, poichè di solito quando andava in macchina stava male. Inoltre le strade del bosco erano brutte, piene di sassi e di dossi. Essa disse: "Non c'è fretta", poichè voleva ancora star lì a pregare. E così si fermarono e non ritornarono in macchina. Marienfried non dista che dieci o quindici minuti da Pfaffenhofen.
Improvvisamente Barbara vide l'Angelo vicino all'albero che indicava con il dito verso destra. Là c'era la misteriosa Signora in piedi. Più tardi la descrisse così: - "Era vestita tutta di bianco. Portava un mantello bianco, simile ad uno scialle. I suoi capelli erano scuri, divisi in mezzo, e i suoi occhi erano pure scuri. Dagli occhi e da tutto il viso irradiava una tale chiarezza, una luminosità, un candore e una grande bontà". Barbara non aveva notato tutte queste cose prima, come questa volta. Nell'apparizione del 25 aprile, la signora disse: "Se io non avessi il velo, tu mi riconosceresti!" Non si trattava dunque di un velo materiale, altrimenti Barbara l'avrebbe visto. Ma i suoi occhi erano semplicemente impediti, cosicchè essa non riconobbe subito Maria, come successe ai discepoli di Emmaus, cui si accompagnò Gesù e non lo riconobbero, perchè i loro occhi erano velati. Poi le sembrò che la Madonna volesse sollevare un pochino quel velo. Barbara fu tutta presa dalla visione della Signora, e subito capì di vedere Maria davanti a sè. Gridò: "Maria!".
A questo punto la Signora incominciò a parlare con lei: - "Sì, Io sono la Grande Mediatrice di tutte le grazie. Allo stesso modo in cui il mondo non può trovare misericordia presso il Padre se non per il sacrificio del Figlio, così voi non potete essere ascoltati da mio Figlio che per mezzo della mia intercessione. Cristo è così poco conosciuto, perchè Io non sono conosciuta. Per questo motivo il Padre riversa la sua ira sui popoli, poichè essi hanno rifiutato suo Figlio. Il mondo è stato consacrato al mio Cuore Immacolato, ma questa consacrazione è diventata per molti una terribile responsabilità. Io chiedo al mondo di vivere questa consacrazione. Abbiate una fiducia illimitata nel mio Cuore Immacolato! Credetemi, Io posso tutto presso mio Figlio!
Mettete al posto del vostro cuore macchiato dal peccato il mio Cuore Immacolato, ed allora sarò Io che attirerò la forza di Dio, e l'amore del Padre riprodurrà nuovamente in voi l'Immagine perfetta di Cristo. Esaudíte la mia preghiera, affinchè Cristo possa presto regnare come Re di Pace!"Poi fu detto a Barbara qualcosa che essa doveva tenere come un segreto. Dopo la Signora riprese a dire: - "il mondo deve bere fino all'ultima goccia il calice dell'ira divina a causa degli innumerevoli peccati dai quali viene offeso il suo Cuore. La Stella dell'Abisso s'infurierà sempre più ferocemente e farà sempre maggiori distruzioni, perchè sa che il suo tempo è breve, e perchè vede che ormai molte anime si sono schierate sotto il mio Segno. Su costoro la Stella non ha potere alcuno, anche se ne potrà uccidere molti. Ma sono appunto queste vittime a me offerte che accresceranno la mia potenza, e condurranno il piccolo resto degli eletti alla vittoria per Cristo. Alcuni hanno già accettato di lasciarsi imprimere il mio Segno, e il loro numero aumenterà continuamente. A voi Io voglio dire, miei figlioli diletti: non dimenticate che proprio nei giorni più sanguinosi questa Croce è una grazia, e ringraziate sempre il Padre per questa grazia! Pregate e sacrificatevi per i peccatori! Offrite, per mezzo mio, voi stessi e ogni vostra azione al Padre! Mettetevi totalmente a mia disposizione! Recitate il Rosario! Non chiedete tante grazie d'ordine materiale! Ora si tratta di pregare per qualcosa che vale molto di più. Non aspettatevi nè segni, nè miracoli! Io voglio agire nel nascondimento, come la Grande Mediatrice di grazie! E' la pace del cuore che Io voglio concedervi, se però voi farete ciò che Io vi chiedo. La pace dei popoli potrà essere costruita solo su questa pace. Poi Cristo regnerà su tutti i popoli come Re di Pace".
Dette queste parole, la Signora diede l'ordine a Barbara di far conoscere tale messaggio al mondo intero. Ma Barbara le disse: - "Io non riesco a ricordare tutto". La Signora rispose: "A tempo opportuno, tu ricorderai esattamente ogni parola". Sembrò che per settimane e mesi Barbara sentisse queste parole come incise nella memoria. Infatti le poteva ripetere senza fatica, e senza un particolare sforzo mentale. Ed erano proprio le parole della Signora, eppure non aveva per nulla studiato il messaggio a memoria. Durante l'apparizione, come subito dopo, essa non prese nessun appunto, poichè sia Barbara che Anna non avevano con sè niente per scrivere. Esse non potevano assolutamente immaginare il motivo per cui Barbara era stata invitata dall'Angelo a recarsi a Marienfried.
In relazione all'incarico affidato a Barbara, la Signora le disse ancora quanto segue: - "Il demonio potrà manifestare una tale potenza apparente, che tutti coloro che non saranno profondamente ancorati a Me, si lasceranno ingannare. Verrà un tempo in cui tu sarai proprio sola e ti calunnieranno, poichè il demonio è abilissimo nell'accecare gli uomini, tanto che anche i migliori si lasceranno ingannare. Ma è assolutamente necessario avere una fiducia cieca in me. Là dove gli uomini non avranno fiducia nel mio Cuore Immacolato il demonio potrà dominare. Ma là dove gli uomini metteranno il mio Cuore Immacolato al posto del loro cuore macchiato dal peccato, egli non avrà nessun potere. Tuttavia egli perseguiterà i miei figlioli diletti, essi saranno disprezzati, ma il demonio non potrà far loro alcun male. Come prova dell'autenticità dell'apparizione, la bella Signora diede a Barbara l'ordine di andare a Kellerberg, suIla strada da Pfaffenhofen a Beueren.
- "Là, - disse Ella - c'è un uomo che si trova in grave pericolo. Tu lo devi aiutare. E questo sarà il segno che tu non sei vittima di un inganno.
Ed a proposito del dubbio che Barbara aveva avuto al mattino, pensando che tutto fosse una terribile illusione, la Signora le disse: "Vedi, stamattina Io ti ho lasciata proprio sola, la mia grazia non era con te. Tu lo esperimenterai ancora spesso. Io ho bisogno di vittime. Le grazie maggiori devono essere pagate a prezzo di tali sofferenze".
Poi la Signora disse: "Tu devi ritornare qui la festa di San Guglielmo abate.
Dopo il colloquio, l'Angelo, che era presente, recitò una preghiera alla Madonna, con diverse invocazioni, di cui alcune erano queste: "Opera come Madre di grazie! Opera come meravigliosa Madre di meravigliose grazie!... Tu, via della pace!... Tu, Madre degna di fiducia!... Salvezza della cristianità!... Tu, grande! Tu, fedele! Tu, Mediatrice di tutte le grazie!" Ad ogni invocazione Barbara rispondeva: "Prega per noi". Allora l'Angelo, rivolgendosi verso Barbara ed Anna, disse: "Inginocchiatevi!" Poi la Madonna diede la sua benedizione, aggiungendo: "Io vi trasmetto la pace di Cristo, in nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!"
Mentre la Signora parlava con Barbara, Ella aveva lo stesso aspetto come in principio. Le sue mani erano giunte. Però, quando l'Angelo incominciò a pregare, Ella divenne splendente e luminosa, indescrivibilmente bella. Allargò le braccia. Lo splendore che appariva prima sul suo viso si riflettè su tutta la sua persona. Sul capo si vedevano tre cerchi radiosi, che formavano come una corona. Mentre dava la sua benedizione, Ella divenne tutta trasparente, e molto più luminosa di un lampo di luce. Barbara dovette distogliere lo sguardo, perchè era rimasta come abbagliata da quella visione. Quando alzò di nuovo gli occhi, la apparizione era scomparsa.
Barbara si rimise subito in cammino verso Kellerberg. Là incontrò effettivamente un uomo che sembrava nella più squallida miseria spirituale, ed era completamente stravolto. Egli nascondeva qualcosa sotto l'abito. Barbara gli domandò: "Che cosa tieni nascosto sotto il tuo vestito?" Egli rispose: "Nulla". "Tu hai una corda", gli disse Barbara.
Allora egli rispose: "E' così pesante! Puoi aiutarmi?" Barbara gli disse: "Io personalmente non ti possono aiutare, ma ti condurrò in un posto dove troverai aiuto". E lo condusse a Marienfried, dove lo lasciò solo.
Cammin facendo, egli disse a Barbara che era per lui un fatto straordinario quello di lasciarsi condurre da lei così docilmente. Egli non riconosceva più se stesso.
La sera alcune ragazze andarono alla cappellina. Vi trovarono una corda che pendeva da essa. La Madonna aveva salvato quell'uomo!.
L'apparizione del 25 giugno 1946
Il 25 giugno 1946, festa di San Guglielmo abate, il parroco Humpf accompagnò Barbara e sua sorella alla cappellina. Essi avevano mantenuto un rigoroso segreto su tutto ciò che era accaduto, poichè volevano evitare sorprese sensazionali, e attendevano ancora lo svolgimento di tutta la vicenda. Arrivati alla cappelletta, essi pregarono un po' in silenzio. Barbara volle improvvisamente tornare a casa, ma Anna le parlò e la pregò di restare ancora un poco. Subito dopo, Barbara vide l'apparizione e gridò: "Maria! quanto sei bella!" Allora la Madre di Dio incominciò a parlare: "Io sono la Grande Mediatrice delle grazie. Il Padre vuole che il mondo riconosca questo compito alla Sua Ancella. Gli uomini devono credere che Io, continuando ad essere la Sposa dello Spirito Santo, sono la fedele Mediatrice di tutte le grazie. Il mio Segno sta per apparire. Così vuole il Signore. Solo i miei figli diletti lo riconoscono, perchè esso si manifesta in segreto, e perciò essi glorificano Dio. Io non posso manifestare adesso la mia potenza nel vasto mondo. Ora devo ritirarmi assieme ai miei figli. Io compirò miracoli nel segreto delle anime, finchè il numero delle vittime sarà completo. Dipende da voi abbreviare i giorni delle tenebre. Le vostre preghiere ed i vostri sacrifici distruggeranno l'immagine della Bestia. Allora Io mi potrò manifestare al mondo intero a gloria dell'Onnipotente. Scegliete il mio Segno, affinchè presto il Dio Uno e Trino sia adorato ed onorato da tutti.
Pregate e sacrificatevi a Dio per mezzo mio! Pregate sempre! Recitate il Rosario! Al Padre domandate tutto quanto vi occorre per mezzo del mio Cuore Immacolato! Egli concederà quanto chiedete, se questo sarà a Sua maggior gloria. Recitate quel Rosario, sì ricco di grazie, dell'Immacolata, come io ti ho insegnato. Con questo Rosario non chiedete beni materiali, ma chiedete grazie per ogni anima, per le vostre comunità, per i popoli, affinchè tutti amino ed onorino il Divin Cuore. Continuate ad onorare il sabato a me dedicato, come Io ho chiesto. E' necessario che gli apostoli ed i sacerdoti si consacrino particolarmente a Me, affinchè i grandi sacrifici che l'Imperscrutabile vuole appunto da loro, venendo posti nelle mie mani, aumentino in santità e valore.
Offritemi molti sacrifici! Fate che la vostra preghiera sia un sacrificio! Non siate egoisti! Oggi la cosa che solo vale è questa: offrire all'Eterno gloria e riparazione. Se vi metterete completamente a mia disposizione, a tutto il resto provvederò Io. Io caricherò i miei figli diletti di croci, pesanti, profonde come il mare, perchè Io li amo nel mio Figlio immolato. Vi prego: siate pronti a portare la croce, affinchè venga presto la pace. Sceglietevi il mio Segno, perchè presto sia onorato il Dio Uno e Trino.
Io esigo che gli uomini eseguiscano presto i miei desideri, perchè questa è la volontà del Padre Celeste, e perchè questo è necessario oggi e sempre alla Sua maggior gloria e onore. Il Padre annuncia uno spaventoso castigo per coloro che non si vogliono sottomettere alla Sua volontà"Poi la Madonna incaricò Barbara di far conoscere quanto aveva comunicato. Questo infatti era il Suo messaggio per il mondo e bisognava farlo conoscere. Ella le disse: - "Io voglio che gli uomini lo accolgano esattamente come Io l'ho dato, parola per parola. Notalo bene". Barbara chiese come avrebbe potuto farlo. La Madonna disse: "Di' agli uomini che Io ho un nuovo messaggio per il mondo. Non è necessario svelare le circostanze esteriori ed i dettagli. La cosa importante è solo questa, che si conosca la mia volontà, che è la volontà del Padre. Gli spiriti si divideranno a causa di questo messaggio. Moltissimi si scandalizzeranno, ma una piccola schiera lo capirà esattamente e lo apprezzerà. Queste persone riconosceranno in esso la mia volontà, e ne saranno felici. Questa schiera ha riconosciuto il mio posto nei tempi attuali, e mi ha dato una gran gioia; essa ha i suoi rappresentanti in molti paesi, e questi provvederanno a diffondere il mio messaggio. Molti, fra questa mia schiera, hanno già potuto vedere i miei miracoli nascosti. Essi hanno riconosciuto che Io sono la “Madre ammirabile, e mi onorano con questo nome”.
La Madonna disse pure a Barbara che proprio nella sua patria si erano visti i primi gruppi, e ciò Le aveva fatto molto piacere. (Si noti che Barbara è oriunda della Baviera, e proprio in Baviera è nata la prima congregazione mariana tedesca).
Poi, conforme a quanto aveva richiesto il parroco, Barbara pregò la Madonna di voler dare un segno visibile, affinchè gli uomini prestassero fede al Suo messaggio. La Madonna rispose: "Io darò i segni solo se gli uomini eseguiranno la mia volontà. Allora Io compirò dei miracoli molto più grandi di quanto non ne abbia mai fatto, e precisamente miracoli nelle anime. Io ho già dato spesso dei segni esteriori, e molte persone sono venute qui soltanto per questi segni esteriori. Ci troviamo di fronte a un tempo in cui tutti coloro che credono solo ai segni esteriori saranno ingannati. I segni saranno per loro solo un motivo di maggior responsabilità.
Allora Barbara Le chiese se era la Sua volontà che la cappella venisse costruita in quel luogo. La Madonna rispose: “Io ho esaudito il vostro desiderio, ora voi adempite la vostra promessa”.
Barbara chiese che quadro si dovesse scegliere per ornare la cappella. L'apparizione le indicò il quadro lì vicino, dicendo di prendere il quadro della "Madre tre volte ammirabile", poichè Lei avrebbe raccolto anche qui una piccola schiera che aveva già pregato molto ed offerto sacrifici.
"Io ho accettato questi sacrifici, e voglio che vengano condotte davanti a questo quadro ancora molte persone che, essendo "vittime consacrate" a me, mi diano il potere di creare il Regno del Re di pace. Se questo gruppo sarà disposto a fare la mia volontà, allora Io comincerò a fare i primi e più grandi miracoli. Là dove gli uomini riconosceranno e seguiranno il mio messaggio, là Io farò i primi e più grandi miracoli, che saranno però visibili solo ai miei figli diletti, perchè essi si compiranno solo nel nascondimento".
Poi la Madonna invitò Barbara a pregare, dicendo: "E' necessario che i miei figlioli lodino, glorifichino e ringrazino di più l'Eterno. Egli li ha creati proprio per questo, per la sua Gloria". Alla fine di ogni Rosario, si devono recitare queste invocazioni: "Tu grande, Tu fedele Mediatrice di tutte le grazie!" "Si deve pregare molto per i peccatori. Per questo è necessario che molte anime si mettano a mia disposizione, in modo che Io possa dar loro l'incarico di pregare. Ci sono tante anime che stanno aspettando solo la preghiera dei miei figli.
Appena la Madonna ebbe finito di parlare, subito le si fece intorno una sterminata schiera di Angeli.
Essi indossavano vesti lunghe e bianche, erano inginocchiati a terra e si inchinavano profondamente. Recitavano una preghiera speciale, una "preghiera di lode al Padre". In principio fu espressa come un "cantico nuovo". Poi una parte degli Angeli fece un'altra preghiera al Padre. Un gruppo ripetè ogni invocazione come un'eco. Poi di nuovo un altro gruppo, ed erano moltissimi, intonarono: "Santo, santo, santo".
Quando finirono di pregare, l'Angelo che era lì fin da principio, disse a Barbara di ripetere la preghiera. Essa ubbidì, recitandola con lingua scorrevole, senza intoppi. Dopo l'Amen, l'Angelo disse: "Tu, grande Mediatrice di grazie". Barbara rispose: "Prega per noi".
Poi seguì allo stesso modo una lode al Figlio. I personaggi vestiti di bianco recitarono una magnifica preghiera, che iniziava anche con le parole "un cantico nuovo".
Seguì poi un'altra preghiera recitata allo stesso modo come quella in onore del Padre. Barbara ripetè nuovamente la preghiera. Seguì la invocazione: "Tu, fedele Mediatrice di grazie". Barbara rispose: "Prega per noi".
Poi ci fu una lode alla SS. Trinità con l'invocazione: "Tu Mediatrice di tutte le grazie". Barbara rispose: "Prega per noi". Questo inno di lode alla SS. Trinità, Barbara lo recitò a voce alta. Mentre il parroco e sua sorella, durante il colloquio con l'apparizione non sentirono nulla, ma osservarono solo Barbara che muoveva le labbra, essi udirono Barbara recitare la preghiera di lode, parlando chiaramente con ritmo scorrevole. Il parroco Humpf l'ha stenografata. Essa suona così:
Ave, o Eterno Sovrano,
Dio vivente, che esisti dall'eternità!
Giudice tremendo e giusto,
Padre sempre buono e misericordioso!
A te sia resa nuova ed eterna supplica,
Lode, onore e gloria, per mezzo della
Tua Figlia vestita di sole, Nostra ammirabile Madre! Amen.
"Tu, grande Mediatrice di grazie, - "Prega per noi!"
Ave, o Uomo - Dio immolato Agnello sanguinante,
Re della pace, Albero della vita,
Tu nostro Capo, Porta di ingresso al Cuore del Padre,
'Figlio eterno del Dio vivente,
Che con Colui che è, regni in eterno!
A Te sia data potenza, ora e nei secoli,
E gloria e grandezza,
E adorazione e riparazione e lode,
Per mezzo della Tua Immacolata Genitrice,
Nostra ammirabile Madre! Amen.
"Tu, fedele Mediatrice di grazie, - "Prega per noi!"
Ave, o Spirito dell'Eterno, Sorgente inesauribile di santità,
Operante in Dio dall'eternità!
Torrente di fuoco dal Padre al Figlio,
Uragano impetuoso,
Che spiri forza, luce e fuoco
Nelle membra del Corpo mistico!
Tu eterno incendio d'amore,
Spirito di Dio che operi nei viventi,
Tu rosso torrente di fuoco
Che scorri eternamente vivo nei mortali,
A Te sia data gloria, potenza e bellezza
Ora e in tutta l'eternità
Per mezzo della Tua Sposa coronata di stelle,
Nostra ammirabile Madre! Amen.
"Tu, Mediatrice di tutte le grazie".- "Prega per noi
In seguito l'Angelo recitò la stessa preghiera alla Madonna come in maggio. Poi la Madonna disse che era contenta, perchè il suo gruppo aveva promesso - la domenica precedente - di recitare il Rosario così ricco di grazie. Essa volle benedire l'associazione e recitare il Rosario con noi. Recitammo tutti la corona.
La Madonna diceva sempre "Amen" e recitava da sola il "Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo", e recitandolo, faceva un inchino profondo. Lo stesso faceva anche quando pronunciava il nome di Gesù. Anche le figure vestite di bianco facevano la stessa cosa. L'Angelo chiese anche a noi di fare così. Le figure recitavano con noi la prima parte dell'Ave Maria, la seconda parte solo poche. Come chiusura, l'Angelo recitò le tre invocazioni alla Mediatrice di grazie.
Poi la Madonna diede la sua benedizione come in maggio. Ella allargò le braccia per benedire, e disse una preghiera alla SS. Trinità. Pregò pure per la Chiesa, perchè riconoscesse questo suo titolo, e rispettasse la volontà del Padre. Ella pregò il Dio Uno e Trino, affinchè benedicesse per mezzo suo la Chiesa, e volesse accordare la pace.
Già fin da principio la Madonna appariva molto più bella e gloriosa che in maggio, era tanto buona ed amabile. Sul suo volto però c'era qualcosa come un grande dolore. Si lamentò anche perchè i suoi figli l'abbandonavano e perciò Lei non poteva condurli al Signore. E questo era un grande dolore per Lei.
Quando la schiera cominciò a pregare, Ella apparve ancor più bella, irradiata da una luce tutta chiara e brillante. La triplice corona radiosa sul suo capo era così luminosa e così grande che copriva il cielo.
Barbara racconta: "Quando Ella diede la benedizione allargò le braccia come il sacerdote prima della consacrazione, ed io allora vidi uscire dalle sue mani soltanto raggi che passavano attraverso quelle figure e attraverso noi. I raggi venivano dall'alto alle sue mani. Per questo le figure e anche noi divenimmo tutti luminosi. Allo stesso modo i raggi uscivano dal suo corpo, attraversando tutto ciò che era lì attorno. Ella era diventata tutta trasparente e come immersa in uno splendore che non si può descrivere. Era così bella, pura e luminosa, da non poter trovare parole adatte per descriverLa. lo ero come accecata. Avevo dimenticato tutto ciò che era lì attorno. Non sapevo che una cosa: che Ella era la Madre del Salvatore.
Improvvisamente, gli occhi incominciarono a farmi male per il chiarore. lo distolsi il mio sguardo, ed in quell'attimo Ella disparve con tutto quel chiarore e quella bellezza.
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