(PARLA DIO PADRE)
Tesoro e bambina,
Abba, dimmi, ascolto,
sto attenta
C’è qualcosa, Creatura molto
Mia, che a volte dimenticate, vivete facendone a meno, qualcosa che in questo
secolo avete messo da parte come cosa del passato, come cosa antiquata ed
estranea al vostro vocabolario: la parola Compassione.
Avete dimenticato cosa è e
come farla, però Io ve la voglio ricordare. Avete inventato parole nuove che si
adattano a quello che ora pretendete di essere, però credeteMi, Piccoli Miei,
non siete diversi da tutti gli uomini di ogni tempo. Con o senza tecnologia
avanzata, siete come tutti gli altri Miei figli che sono esistiti sopre la
superficie della terra.
Quello che dovete essere è esseri
di compassione reciproca, per tutti: per la vedova, per l’orfano, per il vecchietto,
per il malato, per la donna in stato di necessirtà. Dovete guardare il bene
degli altri, da veri fratelli, figli dello stesso Padre Dio. Nessuno vi è
estraneo. Non è diverso né lontano dalla vostra famiglia colui che patisce la
calamità in un paese straniero, bensì è il Mio stesso cuore. Lo potete capire,
Miei Piccoli?
Non vi
commuovete più quando sentite che c’è la guerra in un continente che
considerate estraneo, quando una inondazione ha spazzato via un villaggio, o
quando un tornado ha distrutto una comunità. Questo, ora, non vi importa, non vi
interessa, non vi commuove.
Se non vi arriva
al cuore la tragedia del fratello, se avete perso la compassione
reciproca, come vi definite Miei Figli? Che cosa vi rende simili a Me, se non l’Amore?
Ve lo siete chiesto, Bambini Miei, Miei Piccoli?
Che
fate gli uni per gli altri?
Quanta
parte del vostro vivere quotidiano è dedicato alla compassione reciproca, alle
sante opere di carità?
Quando è stata l’ultima
opera disinteressata che avete fatto per i vostri fratelli, con cui avete
mutato uno sguardo di disperazione in gioia e gratitudine?
Quando è stato che
un povero vi ha benedetto per l’aiuto che ha ricevuto da parte vostra?
Pensateci, meditate su
questo, perchè, Piccoli, non importa quanto vi battiate il petto e quanto
proclamiate di amarMi, se non vi commuovete e fate ciò che potete per alleviare
la sofferenza dei vostri fratelli in stato di calamità, a niente vi serviranno
le vostre parole. Lo comprendete?
Io non sono un Padre che ama
che gli recitiate il Mio Vangelo, ma che lo mettiate in pratica e che siate il
Vangelo stesso incarnato, come fu, come è il Mio Amatissimo Figlio Gesù Cristo.
Lo potete comprendere?
Se fino ad ora vi
siete limitati a parlare di Mio Figlio, ora vi esorto, Piccoli Miei, ad
imitarlo. Non vedete il Mio Santo Papa Francesco come incarna in sé stesso – fa carne,
Bambini Miei, è questo che “incarna” vuol dire – il Vangelo stesso, e voi credete che Mi
accontenterò di una religiosità mediocre in questi tempi in cui non ci sono se
non Figli di Dio e figli del male. Questa religiosità mediocre non vi
basterà per portarvi fino al Finale Glorioso, ma resterete sulla strada, perchè
ancora vi caricate del fardello del mondo ed avete una sola mano libera per il
vostro Dio, ma l’altra fortemente afferrata al mondo, pregando di essere l’eccezione
e che la purificazione non passi per le vostre case.
Ve lo ripeto: Dedicatevi con entrambe le mani a Me e smettete di
preoccuparvi per le cose della terra, che sono come paglia al fuoco.
Lasciate ormai
questa religiosità apparente e mediocre in cui vi occupate più di ciò che avete
che di ciò che dovete essere. Lo comprendete?
Voi siete ora il
Mio Resto Fedele e Santo, però il camino diventa sempre più angusto se angusta e
voi vi dovete adeguare. Non crediate di essere un’eccezione. Avete la Mia Santa
Protezione, però dovete entrare in confidenza con queste opere di amore di cui
tanto necessitano i Miei figliolini in questi tempi in cui l’amore si è raffreddato e sono pochi, molto
pochi, quelli che stenderanno una mano fraterna in aiuto. Se non lo fate voi,
Miei Piccoli, ebbene chi lo farà?
Lascerete che i
vostri fratellini nel bisogno cadano nella disperazione perchè nessuno li aiuta?
E quando chiedono aiuto al Cielo, Io, Vostro Padre, tocco i vostri cuori
perchè andiate rapidi in loro aiuto, e se voi non lo fate, Piccoli Miei,
credete voi che Io non li ascolto? Non è così, però se le Mie Pecore non
rispondono all’appello e non vanno in aiuto delle Mie Pecore…
Ve lo ha detto il Mio Amatissimo
Figlio Gesù Cristo, e ve lo ripeto Non c’è regalo più grande per il Cielo che
aiutare una pecorella in necessità e riportarla indietro al Padre.
Non vedete che più sono nei
guai, più sono grate di essere riscattate? Ed è l’opportunità perchè ritornino
a Me e siano salve. Però se si girano e non trovano nessuna mano amica che li
porti a pascoli più alti, dove andranno? Lascerete che si riempiano di rancore
e che la disperazione li stecchisca?
Ve lo dico: voi siete, in
terra, la Mia Santa Voce e la Mia Mano che aiuta: non li lasciate sprovvisti,
che da voi dipende il futuro di molte delle Mie
pecorelle. Lo comprendete, Bambini Miei del Mio Resto Fedele?
Il vostro Padre che vi Ama,
Dio.
HDDH
(6 Ottobre)
Anno del Signore 2013
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