LEGGETE IL LIBRO DI GIOBBE
(PARLA
NOSTRO SIGNORE GESU’CRISTO)
Tesoro,
Sono qui, Mio Signore.
Scrivi. Ricordate il Mio Servo Giobbe? Avete letto la sua
storia?
Non sono arrivata al Libro di Giobbe
nella mia lettura dell’Antico Testamento, sono al Libro II delle Cronache.
Guarda Bambina Mia, Bambini Miei, ascoltate:
(E’ Venerdì mattina e so che ti fa male l’anima, però
ricorda che è così che i Miei più vicini e cari accompagnano il loro Signore).
Creaturina?
Sono pronta, Mio Signore.
È attraverso il dolore che raggiungete la Santa Umiltà,
senza la quale non c'è nessuno sviluppo spirituale. Dall'orgoglio deriva una
conoscenza apparente, ma non è con esso, da esso e attraverso di esso che si
diventa Vangelo vivo. Non sono i saggi, né i vezzosi o i loquaci della Mia
Santa Parola quelli che entreranno nel Regno dei Cieli, ma chi ha il cuore fedele, saldo e leale al Signore.
La storia del Mio Amico e Servo Giobbe
è una storia di fedeltà a Dio. Nulla poté farlo bestemmiare, niente di ciò che al
Maligno fu permesso di fargli lo fece andare contro gli ordini di Dio o mancare
ai Suoi comandamenti. Tu, Piccola, poiché lo intuivi, temevi la sua storia, per
quel poco che ne conoscevi. Temevi che Dio per metterti alla prova ti avrebbe
tolto ciò che con tanto amore t aveva dato, non è vero?
E’ così, Mio Signore.
Ti regalò una gran bellezza, gioventù, intelligenza, estrema
sensibilità, creatività e, non bastando questo, ti mise in una famiglia prospera,
onorabile, timorata della legge e di Dio. Tutto ciò che ti è stato dato era
grande, un gran tesoro agli occhi umani, però il piano di Dio su di te non era che tu trionfassi per il mondo, ma per
il Cielo. Creatura, ti mancò la guida e nell’andare ti sei vantata e ti sei dimenticata
di Dio. Hai creduto di essere grande e hai cominciato a rimpicciolirti agli
occhi del Cielo. Eri molto infelice, e non sapevi perché, però lo eri. Quindi
è stato necessario fermarti e ti sono arrivate delle malattie. La prima ha rovinato
la tua bellezza, la successiva il tuo buon giudizio, poi tutte le porte ti sono
state chiuse, finché sei rimasta sola, inferma e abbandonata. Anche così hai
invocato pietà dal Cielo (*) però Esso
non era pronto ad accoglierti perché non avevi finito di ripulirti nell’umiltà.
Ciò che rimaneva ti fu tolto e quando sei rimasta senza niente, senza appoggio,
fu allora il tempo del Cielo. Lo comprendi? Allora fu messa alla prova GRANDEMENTE
la tua fedeltà e la tua lealtà, perché questo era volontà del Cielo.
Già, Tesoro, avevi vagato nel mondo e dopo aver assaggiato
il frutto del peccato dovevi decidere. Nel punto più doloroso della tua vita avevi una sola certezza: “Non tradirò il
Signore” Lo ricordi?
Sí.
Hai tardato ad imparare ciò che era gradito agli occhi di
Dio e ciò che era peccato. Hai dovuto decidere, senza sapere per cosa ti
voleva il Cielo.
Se vi dicessimo il gran incarico che vi daremmo se vi allontanaste dal mondo,
che prova sarebbe, per voi? Senza sapere, senza conoscere, dovete seguire, solo
per l’impulso dell’amore.
Come Giobbe, molti di voi sono provati e non resistete
neanche alla minima prova che già vi lamentate con il Cielo e così aspettate che
il Cielo vi dia incarichi grandi e importanti?
Questo mi dispiace…
Lo so, Creatura, però i Miei bambini devono sapere che il Cielo
non sceglie per capriccio né per azzardo ma perché siete stati provati al
vaglio fine, come te.
Quelli che pensano che non sia così sono in errore. I Miei
figli eletti che hanno missioni di punta sono stati provati nella lealtà, nella
fedeltà e nell’amore e meritano rispetto per questo. Molti li vedete come
Giobbe, prima che il Padre Amato gli restituisse il cento per uno di ciò che
avevano perso nella prova, però voi non lo vedete. Molti mantengono la loro bellezza, la salute, il denaro, gli alti
incarichi, le proprietà perché il Cielo non ha deciso di affidargli grandi
incarichi in questa fine dei tempi, i Nostri sono messi alla prova perché hanno
una grande Missione per il Cielo e giova dire, Miei amati, che ciò che vi sarà
restituito alla fine non è comparabile con quello che avete dato. E’ come se il
Cielo vi chiedesse una monetina per comprare il pane per un affamato e in
cambio vi desse una casa o una fortuna. Però l’uomo questo non lo sa, può solo
dire “Sí, do tutto quello che ho” oppure “non do neanche una monetina all’affamato”
Lo potete capire?
Molti di voi siete stati provati e continuate ad esserlo.
Sarete come Giobbe? Oppure, maledicendo la vostra sorte e il vostro destino
volterete le spalle al Padre?
Non credete, forse, che è il
Padre che vi educa? Pensate che non Gli dispiaccia di vedere il vostro dolore?
Però se questo dolore vi porta la vostra salvezza, state certi che lo
permetterà. Se non vi può dare una gioia che tanto
desiderate, perché vi svierebbe dalla Via verso la vostra salvezza, sarete
docili alla volontà del Cielo o lo maledirete come bambini ignoranti e
capricciosi perché non avete ciò che volete?
Vi stiamo educando nello spirito perché cresciate e possiate
ottenere il Cielo, non l’effimero o il passeggero. Ora dovete imparare a vedere
con gli occhi dell’anima e a non conformarvi con quello che accetta il mondo,
che è cieco tra i ciechi.
Chiedete a voi stessi: come reagireste davanti alla perdita?
Sopportereste la prova? Avete fede come un granello di senape o la vostra fede
è una vetrina per farvi vedere uomini saggi e buoni? Non è ciò che mostrate, ma
ciò che VERAMENTE avete nel vostro cuore ciò che vi Salverà o Condannerà.
Credete in questo? Credete nella Mia Santa Parola? Oppure la leggerete e
tornerete alla comodità di pretendere di essere l’eccezione, che il mondo
intero entri nella Grande Tribolazione, eccetto voi? Tutti ci entrerete.
Quelli di voi che siete stati purificati e ripuliti sarete guidati,
però se non lo siete stati e siete candidati al Cielo, lo sarete (purificati).
Siete nella GRANDE TRIBOLAZIONE e
continuate a giocare. Sarete
provati e molti saranno sulla Strada (Mi
viene in mente l’immagine dell’ingresso trionfale di Nostro Signore Gesù Cristo
a Gerusalemme) e una volta che sia arrivato il dolore sulla terra, quanti
resteranno? (Quanti di essi stavano al
Supplizio del Getsemani passando attraverso la Sua Santa Via Crucis per la Sua Dolorosa
e Santa Crocifissione?) Pochi, molto pochi! Ora seguite i Miei veggenti e
profeti però quando arriverà l’ora e perderete la vostra casa, i vostri cari u
la vostra salute, anche così Mi seguirete e sarete Miei amici o Mi
abbandonerete? Dovete pensarci per essere preparati a ciò che si avvicina,
perchè ora che non avete perduto la vostra salute né i vostri beni è molto
facile lodarMi, come nel Mio ingresso Trionfale nella Santa Gerusalemme, però
quando il Maligno vi convincerà con le sue menzogne e vedrete la guerra e il
dolore, anche così Mi sarete fedeli? Ve lo dico come lo dissi ai Miei Apostoli,
e non Mi credettero. Pietro non credette che Mi avrebbe rinnegato e fu
grandissimo il suo dolore per averlo fatto. Se Pietro, pur essendo il Mio Amato Amico,
davanti alla Tribolazione Mi rinnegò, forse voi vi credete migliori di San
Pietro , su cui edificai la Mia Santa Chiesa?
Chiedete a San Giuseppe che protegga la vostra fede e la vostra lealtà.
Supplicate la Mia Santissima Madre perchè vi dia un Amore come il Suo, sennò
come farete? Con le vostre forze umane? Pregate, pregate, pregate e
riparate tutto il male che non avete ancora riparato, perchè viene su di voi la
tempesta e dovete chiedere al Cielo ciò di cui avete bisogno. Chiedete,
umilmente, di essere ricolmati di forza, perchè se già vi credete forti e santi
e avete un atteggiamento superbo non resterete in piedi fino alla fine
(la spiga di grano che è umile e si piega al soffio del vento è molto più
discreta della grande quercia che resiste)
Questo che vi dico è doloroso, però dovete essere avveriti
perchè se il dolore arriva a voi penserete: “Il Mio Signore Mi disse che
sarebbe successo e che sarebbe stata una prova e che avrei dovuto chiedere
forza e fede dal Cielo” Lo capite? Non potete essere sprovveduti.
Leggete il Mio servo Giobbe.
Riflettete sull’umanità del Mio Fedele Amico Pietro che soffrì per non aver
creduto a quello che ora vi dico. Se non pregate ora e non vi fortificate con
questo, sarete strappati dal Mio Santo Fianco al primo colpo..
Resistete, resistete, resistete, che dopo la prova viene il
premio e non potete nemmeno immaginarvelo.
Siete in tempo per mettervi al Mio Fianco però dovete
chiedere, in santa umiltà, come alla fine fece Giobbe.
(*) Allettata per malattia, avevo
trovato un cagnolino che mi faceva compagnia, ma mi contagiò la scabbia, che
suppongo fossero le piaghe che aveva sulla pelle Giobbe.
(Dopo la preghiera della Via Crucis Mi
fa notare Gesù che esattamente un anno fa ci aveva detto le stesse cose):
” … Molti saranno spogliati di ogni avere in questi ultimi
tempi perchè torniate a contemplare il Cielo. Se voi amate più ciò che è terreno
che Me, sarete disperati e avrete anche la tentazione di togliervi la vita.Se
Mi amate in Verità e siete Miei Amici, ringrazierete Dio di tutto ciò che vi
toglie, perchè gli averi non sono che catene e molto pesanti. Amici, se Io ho
deciso di liberarvi dalle vostre catene, da voi dipende se piangere per
riptornare alle vostre prigioni o se imparare a camminare sulle Mia Orme
Insanguinate. SeguiteMi allora, andate con semplicità, con umiltà, con
leggerezza, che venite dietro al vostro Divino Maestro, Vostro Signore, Vostro
Amico.” (Dal Dialogo del 7 settembre 2012 “Via Crucis”.)
“Al
posto del cibo entra il mio gemito” Giobbe, 3:24)
“Come
può un uomo aver ragione innanzi a Dio??” (Giobbe, 9: 2)
(Agosto
30)
Anno del Signore 2013
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