DESIDERO CONDURVI AL PADRE

Messaggio della Madonna a Medjugorje (18.03.93) "Cari figli! Il mio desiderio è questo: datemi le vostre mani così potrò portarvi c...

lunedì 19 maggio 2014

16 MAGGIO 2014 - MESSAGGIO DELLA SS. VERGINE A LUZ DE MARIA (estratto)

Amato popolo Mio, non basta solo dichiararsi consapevoli degli eventi che in questo momento succedono all'umanità, che vi stanno portando verso il precipizio, senza freno e rapidamente. Quelli che si dichiarano "Miei figli" non solo devono  essere consapevoli del momento che l'umanità vive, ma anche essere consapevoli che ciascuno di voi deve essere il riflesso dell'agire e dell'operare di Mio Figlio e quindi essere creature di pace, di amore, di concordia, di umiltà e anche di verità. La verità porta a proclamare, come fecero Mio Figlio e i Suoi discepoli, proprio questo: il vero amore. Il vero amore non nasconde i difetti che portano i vostri fratelli a cadere nel precipizio in cui Satana attende il suo bottino. IL VERO AMORE È QUELLO CHE COMPIE, OPERA E ATTUA LA VOLONTÀ DI MIO FIGLIO, CIOÈ: SALVARE IL MAGGIOR NUMERO POSSIBILE DI ANIME.
Amato popolo Mio, continuate come se quello che Io ho annunciato dovesse accadere fra tanto tempo e avete dimenticato che questo tempo non è più tempo e che questo non esiste più, ma è solo un istante nelle mani di Mio Figlio e che tutto potrebbe succedere in un solo momento senza che voi nemmeno ve ne accorgiate.
Non vi aggrappate a ciò che è terreno, ma aggrappatevi a Mio Figlio che è "la via, la verità e la vita".
METTETE CONTINUAMENTE LE VOSTRE CASE E LE VOSTRE FAMIGLIE DAVANTI AI NOSTRI SACRI CUORI, UNICO RIFUGIO IN CUI OTTERRETE LA FORZA, NON SOLO QUELLA SPIRITUALE, MA LA FORZA NELLA COSCIENZA, NEL PENSIERO, NELLA MENTE E NEL CUORE PER NON CEDERE.
Grandi eventi a livello di conflitto tra le Potenze sono in gestazione. Vi invito ora a pregare per la Russia. Vi invito a pregare per la Cina. Non tralasciate nelle vostre preghiere gli Stati Uniti.
(...)
NON DESIDERO FIGLI TIEPIDI, CHE ASCOLTANO LA MIA PAROLA E LA DIMENTICANO SUBITO, PERCHÉ QUESTI SMETTERANNO DI ASCOLTARMI; MI ASCOLTERA' SOLO CHI DICE INSIEME A ME: "SIA FATTA LA TUA VOLONTA' COSÌ SULLA TERRA COME IN CIELO".




La Madonna parla del "FIAT" nel libro "LA VERGINE MARIA NEL REGNO DELLA DIVINA VOLONTA’" dettato a Luisa Piccareta. Qui riporto il giorno 19°

Ora, figlia del mio cuore, prestami attenzione ed ascoltami: alquanti giorni prima della discesa del Verbo sulla terra, io vedevo il cielo aperto ed il sole del Verbo divino alle sue porte, come per guardare sopra di chi doveva prendere il suo volo, per rendersi celeste prigioniero di una creatura. Oh, come era bello vederlo alle porte del cielo, come alla vedetta, ed a spiare la fortunata creatura che doveva albergare il suo Creatore! (Le divine Persone del)la Trinità Sacrosanta guardavano la terra non più (come) estranea a loro, perché c'era la piccola Maria, che possedendo la Divina Volontà aveva formato il Regno divino, dove (il Verbo) poteva scendere sicuro, come nella sua propria abitazione, nella quale trovava il cielo ed i tanti soli dei tanti atti di Volontà Divina fatti nell'anima mia. La Divinità rigurgitò d'amore, e togliendosi il manto di Giustizia che da tanti secoli aveva tenuto con la creatura, (le divine Persone) si coprirono col manto di misericordia infinita, e decretarono tra loro la discesa del Verbo. E stanno in atto di suonare l'ora del compimento. A questo suono, cieli e terra stupiscono e si mettono tutti sull'attenti, per essere spettatori d'un eccesso d'amore sì grande e di un prodigio sì inaudito.
La Mamma tua si sentiva incendiata d'amore, e facendo eco all'amore del mio Creatore, volevo formare un solo mare d'amore, affinché scendesse in esso il Verbo sulla terra. Le mie preghiere erano incessanti, e mentre pregavo nella mia stanzetta, un'angelo venne spedito dal cielo come messaggero del gran Re; mi si fece davanti, ed inchinandosi mi salutò: "Ave, o Maria, Regina nostra; il Fiat Divino ti ha riempita di grazia. Già ha pronunziato il Fiat che vuol scendere; già è dietro delle mie spalle; ma vuole il tuo Fiat per formare il compimento del suo Fiat."
Ad un annuncio sì grande, da me tanto desiderato, ma che non avevo mai pensato di essere io la eletta, io restai stupita ed esitai un istante; ma l'angelo del Signore mi disse: "Non temere, Regina nostra, tu hai trovato grazia presso Dio. Tu hai vinto il tuo Creatore; perciò, per compiere la vittoria, pronunzia il tuo Fiat."
Io pronunciai il Fiat, ed oh, meraviglia! I due Fiat si fusero insieme, ed il Verbo divino scese in Me. Il mio Fiat, che era avvalorato dallo stesso valore del Fiat divino, formò dal germe della mia umanità, la piccina piccina umanità che doveva racchiudere il Verbo, e (così) fu compiuto il gran prodigio dell'Incarnazione.
Oh potenza del Fiat supremo! Tu mi innalzasti tanto da rendermi potente, fino a poter creare io in me quell'umanità che doveva racchiudere il Verbo eterno, che cieli e terra non potevano contenere! I cieli si scossero e tutta la creazione si atteggiò a festa, e tripudiando di gioia echeggiavano intorno la casetta di Nazaret, per dare gli omaggi ed ossequi al Creatore umanato, e nel loro muto linguaggio dicevano:
"Oh prodigio dei prodigi, che solo un Dio poteva fare! L'immensità si è impicciolita, la potenza si è resa impotente, la sua altezza inarrivabile si è abbassata fino nell'abisso del seno d'una Vergine, e nel medesimo tempo è restato piccolo ed immenso, potente ed impotente, forte e debole!"
Figlia mia cara, tu non puoi comprendere ciò che provò la Mamma tua nell'atto dell'Incarnazione del Verbo. Tutti mi premuravano ed aspettavano il mio Fiat, potrei dire onnipotente.
Ora, figlia cara, ascoltami, quanto ti deve stare a cuore il fare ed il vivere di Volontà Divina! La mia potenza esiste ancora: fammi pronunziare il mio Fiat sull'anima tua. Ma per fare ciò, voglio il tuo; da solo non si può fare il vero bene, ma sempre fra due si fanno le opere più grandi. Dio stesso non voleva fare da solo, ma volle me insieme, per formare il gran prodigio dell'Incarnazione, e nel mio Fiat e nel loro si formò la vita dell'Uomo Dio, si aggiustarono le sorti dell'umano genere, il cielo non fu più chiuso, (e) tutti i beni vennero racchiusi in mezzo ai due Fiat. Perciò pronunciamoli insieme: Fiat! Fiat!, e nel mio amore materno chiuderà in te la vita della Divina Volontà.
Per ora basta; domani ti aspetto di nuovo, per narrare alla figlia mia il seguito dell'Incarnazione.

L'anima: Mamma bella, io mi sento stupita nel sentire le tue belle lezioni. Deh, ti prego che pronunzi il tuo Fiat sopra di me; ed io pronunzio il mio, affinché resti concepito in me quel Fiat che tu tanto sospiri che come vita regni in me.

Fioretto: Oggi, per onorarmi, verrai a dare il primo bacio a Gesù e gli dirai per ben nove volte che vuoi fare la sua Volontà, ed io ripeterò il prodigio di far concepire Gesù nell'anima tua.

Giaculatoria: Regina potente, pronuncia il tuo Fiat e crea in me la Volontà di Dio.
 

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